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I Cavalieri dei Mari

Saturday 04.10.2025
– Monday 08.12.2025
Museo del Mare
Questa mostra, curata dallo storico Maurizio Eliseo, nasce per celebrare un fatto storico per la città di Trieste e la sua industria navale.

Nel 1925 entra in servizio il primo colosso dei mari italiano, il Conte Biancamano, costruito dal celebre cantiere scozzese Beardmore, che pochi anni prima ha dato i natali anche al Conte Rosso e al Conte Verde. Tutte navi care ai ricordi dei triestini, avendo navigato molti anni per il Lloyd sulle rotte dell’Estremo Oriente.

Nel 1925 viene presa una decisione fondamentale. La nave gemella del Conte Biancamano, la grande turbonave Conte Grande, verrà costruita in città, sugli scali del cantiere San Marco. È un fatto epocale, perché fino ad allora la cantieristica locale non aveva mai costruito navi oceaniche di tali dimensioni e in particolare nessun transatlantico. Il successo del Conte Grande, completato nel 1928, segna l’ingresso della cantieristica italiana nell’empireo dei costruttori delle più grandi, belle e veloci navi di linea, ammirate in tutto il mondo, mettendo le basi per la nascita di Fincantieri. Infatti, grazie all’esperienza ottenuta con il Conte Grande, i cantieri di Trieste vareranno la motonave Victoria (1931) e i supertransatlantici Conte di Savoia (1932) e Raffaello (1965), solo per citare alcuni dei nomi più famosi di unità concepite nel capoluogo giuliano.
Fortuita coincidenza di questo 2025 è la messa in vendita dei pannelli dipinti da Umberto Noni nel 1927 per la sala di scrittura e lettura di prima classe del Conte Grande. A oggi, si conoscono pochissimi reperti di allestimento e arredo dei transatlantici italiani costruiti prima della Seconda guerra mondiale. Il planisfero, con le navi dei grandi esploratori del Quattrocento, firmati dall’artista triestino Umberto Noni, costituiscono dunque un unicum.

Questi pannelli, oggi sottoposti a un dovuto restauro da parte di Opera Est conservazione e restauro Srl, saranno visibili nella mostra al termine del loro delicato intervento.

Conte Rosso, Conte Verde e Conte Biancamano diventeranno celebri per aver traghettato a Shangai 17.000 ebrei in fuga dall’Europa nazi-fascista tra il 1938 e il 1940. Ma sono molti altri gli episodi degni nota: a esempio, nel 1930 il Conte Verde avrebbe trasportato la prima coppa mondiale di Calcio sponsorizzata dal presidente della FIFA Jules Rimet, le squadre, gli arbitri e tutto il personale che diede vita al celebre campionato in Uruguay.

Oltre agli aspetti legati alla geopolitica mondiale, i quattro Conti hanno avuto un ruolo importante in molte altre discipline, a cominciare da quella dell’arredamento navale. Allestite in origine dai noti fratelli Coppedè di Firenze in maniera molto sontuosa e storicista, nel dopoguerra Conte Biancamano e Conte Grande si riveleranno una palestra di arte e decorazione nazionale del Novecento, con l’intervento dei massimi designer e artisti italiani degli anni Cinquanta.

Va infine ricordato che una parte del Conte Biancamano, oggi preservato presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, resta l’unica testimonianza effettiva di una delle grandi navi di linea nazionali ancora esistenti.
Museo del Mare - ala Nord
Porto Vecchio
34100 Trieste
+39 345 7159132
WWW.MUSEODELMARETRIESTE.IT