Il Vajont di tutti, riflessi di speranza
Thursday 12.10.2023
– Friday 13.10.2023
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Il Rossetti
– Friday 13.10.2023
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Il Rossetti
«Dissesto idrogeologico, domanda di energia e abusi edilizi sono temi della
contemporaneità, intrecciati ad un passato dalle cui dinamiche, che continuano a scuoterci
riproponendosi nel presente, non possiamo distogliere lo sguardo» scrive Andrea Ortis
autore e regista oltre che interprete di “Il Vajont di tutti”, e prosegue «Ognuno ha il “suo”
dolore ecco perché la storia del Vajont è la storia di tutti, un monito attualissimo che parla
alle nostre coscienze, richiamandoci al ruolo di ospiti in questo pianeta, non di padroni».
Ecco riassunto in poche righe il senso profondo dello spettacolo e le ragioni per cui essere
in platea il 12 e il 13 ottobre al Politeama Rossetti per “Il Vajont di tutti”.
Lo spettacolo parte dai nostri giorni: il narratore interpretato da Ortis - artista friulano e per
questo ancor più partecipe della vicenda - con il supporto di proiezioni documentali, filmati,
immagini storiche e musiche, presenta la vicenda del Vajont e segue un percorso a ritroso
nel tempo, dettagliando i retroscena del disastro, avvenuto il 9 ottobre 1963, e le cause
che lo determinarono.
A questa linea s’intreccia la presenza in scena di due personaggi del passato: l’ingegnere
Carlo Semenza, responsabile della S.A.D.E. e progettista della diga del Vajont e Tina
Merlin, unica giornalista che all’epoca si batté per i diritti delle popolazioni montane
interessate. Si rende così presente da diversi punti di vista un evento di trent’anni fa: ma
giungeranno alla mente degli spettatori gli echi di Sarno, della Val di Stava, di Rigopiano e
Genova, fino ai disastri recentissimi dell’Emilia Romagna, tutti uniti dal comune
denominatore dell’ottusità e dell’ingordigia dell’uomo nel rapporto con l’ambiente.
Lo spettacolo dunque si snoda su due binari narrativi paralleli, i quali talvolta si
sovrappongono, pur mantenendo connotati identitari riconoscibili: da una parte si assiste
ad un dettagliato racconto dello scenario storico del secondo dopoguerra, che va dagli anni ‘20 agli anni ‘60 del Novecento italiano, attraverso un viaggio nelle tradizioni secolari
delle comunità montane e lungo il tracciato delle radici dialettali e popolari del nostro
paese; dall’altra si ripercorrono minuziosamente gli eventi e le dinamiche umane che, nella
loro concatenazione minata da superficialità e negligenze culminarono nel disastro.
“Il Vajont di tutti, riflessi di. speranza” è l’Italia che vuole rialzarsi dopo lo sfacelo delle
guerre mondiali, l’Italia che inventa, scopre e sperimenta; il paese delle grandi opere civili
che, in meno di vent’anni, ricostruisce sé stesso e parte del proprio futuro. Lo spettacolo
rende presente un accadimento che pur parte di un recente passato, dichiara tutta la sua
drammatica attualità nel complesso rapporto fra uomo e natura.
Nelle date di Trieste agli interpreti si affianca il coro “La voce della valle” - CAI di Cividale.
Lo spettacolo replica giovedì 12 e venerdì 13 ottobre alle ore 20.30 alla Sala Assicurazioni
Generali del Politeama Rossetti.
I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Politeama Rossetti, in tutti gli altri punti vendita
del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e anche online tramite sito del Teatro Stabile
www.ilrossetti.it . Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Il Rossetti