Lo sguardo invisibile

L'Associazione Casa del Cinema di Trieste presenta la mostra "Lo sguardo invisibile - fotografie di scena dei film di Gabriele Salvatores girati in Friuli Venezia Giulia" che inaugura sabato 10 giugno alla presenza del regista e che chiuderà il 22 luglio.

La mostra sarà aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 18 nell’atrio e poi lungo tutto lo scalone della Casa del Cinema in piazza Duca degli Abruzzi 3

Dopo la mostra fotografica dedicata ad Alida Valli, l'Associazione Casa del Cinema di Trieste presenta "Lo sguardo invisibile - fotografie di scena dei film di Gabriele Salvatores girati in Friuli Venezia Giulia" che inaugura sabato 10 giugno alle 18.30 alla presenza del regista e che chiuderà il 22 luglio prossimo. La mostra sarà aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 18 ad ingresso libero.

Una settantina di fotografie, selezionate dall'archivio della Friuli Venezia Giulia Film Commission, compongono la mostra che si svilupperà nell’atrio e poi lungo tutto lo scalone, elemento architettonico distintivo dello spazio della Casa del Cinema, con un nuovo allestimento creato appositamente per l’evento.

Da Come Dio comanda (2008) a Tutto il mio folle amore (2019), passando per Il ragazzo invisibile (2014) e Il ragazzo invisibile - Seconda generazione (2018) che costituiscono il "cuore" della mostra, le fotografie di scena e di backstage di Franco Origlia, Claudio Iannone ed Emanuela Scarpa sono le testimonianze di chi si muove sulla scena per dare visibilità a tutto il lavoro che sta dietro a un film e a un set, dalla macchina da presa alle luci e agli attrezzi, dagli elementi scenografici agli effetti speciali e alle location.

Ma testimoniano anche come il legame fra Gabriele Salvatores e il Friuli Venezia Giulia sia diventato negli anni sempre più intenso e come le location non siano solamente lo sfondo su cui si svolge l'azione ma in qualche modo vengano valorizzate, "trasfigurate" e rese protagoniste dallo sguardo del regista (grazie anche alla direzione della fotografia di Italo Petriccione).

Michele, il protagonista della serie Il ragazzo invisibile, è di Trieste, l'azione si svolge a Trieste e sembra quasi che la magia della città ne sia lo sfondo naturale e ne esalti gli effetti speciali. Ma anche il Friuli di Come Dio comanda viene ripreso nella sua fiera asprezza e diventa protagonista del film tratto dal libro omonimo di Ammaniti, che lo ambienta proprio in un immaginario paese del Nord Est.

Quello che vogliamo far vedere in questa mostra, oltre alle location, sono anche le maestranze locali, le comparse che hanno lavorato nei vari film. Quello dei fotografi sul set, ma anche dello stesso regista, è insomma uno “sguardo invisibile” sulla città, sul territorio e sulla sua gente che ci restituisce il lavoro, anche di formazione, che la Film Commission ha svolto nel corso di questi 20 anni.

Patrimonio e competenze che Casa del Cinema di Trieste, dalla sua fondazione nel 2009 come “laboratorio permanente di alta qualità”, sviluppa, mette a disposizione e fa conoscere con i suoi corsi di formazione, gli incontri, le passeggiate cinematografiche e adesso con le mostre fotografiche.