Il grande passo
Wednesday 26.08.2020
Cinema Ariston
Cinema Ariston
Mercoledì 26 agosto alle 20.30 al cinema Ariston il regista Antonio
Padovan, già autore del successo di "Finché c’è Prosecco c’è
speranza", presenterà al pubblico il suo nuovo film Il grande passo,
una commedia lunare con protagonisti Giuseppe Battiston e Stefano
Fresi.
Sorridente favola moderna, distribuita dalla friulana Tucker Film con Parthenos, e prodotta da Ipotesi Cinema e Stemal Entertainment con Rai Cinema, Il grande passo unisce per la prima volta il Nordest di Giuseppe Battiston e la Roma di Stefano Fresi. Due inediti “fratelli cinematografici” che, al di là delle apparenze, non potrebbero essere più diversi: l’impetuoso e geniale Dario (Battiston), ossessionato dall’idea di raggiungere la luna a bordo di un razzo, e il placido Mario (Fresi), che gestisce un negozio di ferramenta nella capitale. Tutto funziona bene, finché le loro strade non s’incrociano…
“Raccontando questa storia ho voluto rendere omaggio a due mondi del cinema che amo” ha dichiarato Padovan. “Da un lato quello americano, un po’ infantile e sentimentalista, con cui sono cresciuto da bambino: il cinema di sognatori come Steven Spielberg, dell’ingenuità vista come valore, dell’inno alla meraviglia. Dall’altro il cinema della mia terra, quello silenzioso e sincero, creato da artigiani come Carlo Mazzacurati, fatto di spazi dilatati, di sentimenti delicati e autentici, traboccante di affetto per la normalità. I
Sorridente favola moderna, distribuita dalla friulana Tucker Film con Parthenos, e prodotta da Ipotesi Cinema e Stemal Entertainment con Rai Cinema, Il grande passo unisce per la prima volta il Nordest di Giuseppe Battiston e la Roma di Stefano Fresi. Due inediti “fratelli cinematografici” che, al di là delle apparenze, non potrebbero essere più diversi: l’impetuoso e geniale Dario (Battiston), ossessionato dall’idea di raggiungere la luna a bordo di un razzo, e il placido Mario (Fresi), che gestisce un negozio di ferramenta nella capitale. Tutto funziona bene, finché le loro strade non s’incrociano…
“Raccontando questa storia ho voluto rendere omaggio a due mondi del cinema che amo” ha dichiarato Padovan. “Da un lato quello americano, un po’ infantile e sentimentalista, con cui sono cresciuto da bambino: il cinema di sognatori come Steven Spielberg, dell’ingenuità vista come valore, dell’inno alla meraviglia. Dall’altro il cinema della mia terra, quello silenzioso e sincero, creato da artigiani come Carlo Mazzacurati, fatto di spazi dilatati, di sentimenti delicati e autentici, traboccante di affetto per la normalità. I