L'ultima ora
Wednesday 21.08.2019
– Thursday 22.08.2019
Cinema Ariston
– Thursday 22.08.2019
Cinema Ariston
Il calendario delle attività estive del cinema Ariston prosegue nel mese di agosto con
la rassegna cinematografica “ARISTON ESTATE” e un fitto calendario con
i migliori titoli della stagione, film restaurati, anteprime e prime visioni, sul
grande schermo della sala d’essai di Viale Romolo Gessi n. 14 a Trieste gestita
da La Cappella Underground.
La rassegna “ARISTON ESTATE” presenta in programma mercoledì 21 e giovedì 22 agosto alle ore 18.30 e 21.00 in prima visione il thriller psicologico “L'ULTIMA ORA” (L'heure de la sortie, Francia, 2018, 103’) di Sébastien Marnier, in versione originale francese sottotitolata. Presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, “L’ultima ora” è un thriller psicologico di grande impatto, che esplora il lato più oscuro dello spirito dei Fridays for Future in un crescendo di suspense e con un colpo di scena finale che lascia a bocca aperta. La vicenda è ambientata in una scuola superiore, dove un professore si getta dalla finestra sotto gli occhi atterriti degli studenti. Il supplente chiamato a sostituirlo, Pierre, nota da subito qualcosa di strano nella sua classe: un gruppo di sei alunni, molto uniti e dotati di un’incredibile intelligenza precoce, ha un atteggiamento ostile verso chiunque e sembra stia preparando un piano misterioso. Pierre inizia a essere ossessionato da questi adolescenti, fino a venire risucchiato nel loro gioco sinistro… Opera seconda di Sébastien Marnier dopo l’applaudito “Irréprochable”, “L'ultima ora” è tratto dal romanzo omonimo di Christophe Dufossé, pubblicato in Italia da Einaudi. Nel cast eccellente, oltre ai veterani Laurent Lafitte (“Elle”) e Emmanuelle Bercot (“Mon Roi – Il mio re”), spicca la giovane Luàna Bajrami, applaudita a Cannes nel nuovo film di Céline Sciamma, “Portrait de la jeune fille en feu”.
“Ho letto il romanzo di Dufossé quindici anni fa – afferma il regista – ed ero rimasto sopraffatto dal fascino delle situazioni che sapeva raccontare: un insegnante che si suicida davanti alla sua classe, l’atmosfera di sospetto che circonda gli studenti, un piano indecifrabile che un gruppo di adolescenti sta mettendo in atto… Avrei voluto che fosse il mio primo film, ma sono felice di averlo girato solo molti anni più tardi, quando la situazione politica e ambientale in tutto il mondo, e in Francia in particolare, si è fatta ancora più preoccupante. La realtà diventa sempre più difficile e lo stesso vale per la visione che i ragazzi protagonisti hanno del loro futuro”.
La rassegna “ARISTON ESTATE” presenta in programma mercoledì 21 e giovedì 22 agosto alle ore 18.30 e 21.00 in prima visione il thriller psicologico “L'ULTIMA ORA” (L'heure de la sortie, Francia, 2018, 103’) di Sébastien Marnier, in versione originale francese sottotitolata. Presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, “L’ultima ora” è un thriller psicologico di grande impatto, che esplora il lato più oscuro dello spirito dei Fridays for Future in un crescendo di suspense e con un colpo di scena finale che lascia a bocca aperta. La vicenda è ambientata in una scuola superiore, dove un professore si getta dalla finestra sotto gli occhi atterriti degli studenti. Il supplente chiamato a sostituirlo, Pierre, nota da subito qualcosa di strano nella sua classe: un gruppo di sei alunni, molto uniti e dotati di un’incredibile intelligenza precoce, ha un atteggiamento ostile verso chiunque e sembra stia preparando un piano misterioso. Pierre inizia a essere ossessionato da questi adolescenti, fino a venire risucchiato nel loro gioco sinistro… Opera seconda di Sébastien Marnier dopo l’applaudito “Irréprochable”, “L'ultima ora” è tratto dal romanzo omonimo di Christophe Dufossé, pubblicato in Italia da Einaudi. Nel cast eccellente, oltre ai veterani Laurent Lafitte (“Elle”) e Emmanuelle Bercot (“Mon Roi – Il mio re”), spicca la giovane Luàna Bajrami, applaudita a Cannes nel nuovo film di Céline Sciamma, “Portrait de la jeune fille en feu”.
“Ho letto il romanzo di Dufossé quindici anni fa – afferma il regista – ed ero rimasto sopraffatto dal fascino delle situazioni che sapeva raccontare: un insegnante che si suicida davanti alla sua classe, l’atmosfera di sospetto che circonda gli studenti, un piano indecifrabile che un gruppo di adolescenti sta mettendo in atto… Avrei voluto che fosse il mio primo film, ma sono felice di averlo girato solo molti anni più tardi, quando la situazione politica e ambientale in tutto il mondo, e in Francia in particolare, si è fatta ancora più preoccupante. La realtà diventa sempre più difficile e lo stesso vale per la visione che i ragazzi protagonisti hanno del loro futuro”.