Sarah Jane Morris
Thursday 12.07.2018
Piazza Verdi
Piazza Verdi
Sarah Jane Morris è una ... "gigantessa" della voce che si muove tra il rock, il blues ed il jazz con un’estensione di quattro ottave che fa venire la pelle d’oca e rimbomba dai tacchi delle sue scarpe fino alla punta della sua criniera rosso fiamma. Sarah Jane Morris si è sempre fatta notare per la sua voce dalle radici soul e simile ad un’onda sismica. Dopo molti album da solista, il raggiungimento della fama europea in ambito pop, e un variegato ventaglio di collaborazioni musicali nei dischi, nei film e sul palcoscenico, Sarah-Jane Morris continua a spingere la sua carriera non convenzionale verso vette sempre più alte.
L’artista è in residenza abituale al Ronnie Scott’s di Londra dove per due settimane si esibisce in due show per sera accompagnata da una band di dodici elementi e da ospiti speciali, facendo sempre registrare il tutto esaurito.
Il più recente album di Sarah-Jane Morris composto insieme ad Antonio Forcione, ‘Compared to What’ è uscito nell'ottobre di due anni fa, e ancora non smette di essere osannato. Dedicato alle popolazioni africane e alla musica di quel continente, che ha ispirato così tanti artisti per così lungo tempo, il precedente album di Sarah- Jane, ‘Bloody Rain’, mette insieme un variegato gruppo di musicisti.
Tra i numerosi ci sono il cantante, nato in Zimbawe, Eska, il senegalese Sekcou Keita alla kora, il Soweto Gospel Choir e Adam Gassler dal Sudafrica, il trombettista jazz americano/israeliano Avishai Cohen, il sassofonista anglo-caraibico Courtney Pine e Pee Wee Ellis - ex arrangiatore di James Brown - e naturalmente le anime gemelle della band che accompagnano la Morris anche nel tour del 2018, cioè il chitarrista e coautore di molte delle nuove canzoni Tony Remy, insieme a Henry Thomas (basso e chitarra), Martyn Barker (batteria), Tim Cansfield (chitarra). Una musica che ti induce a ballare e a riflettere contemporaneamente.
Ancora precedente è l’album ‘Cello Songs’ registrato dal vivo con Enrico Melozzi (violoncello), Dominic Miller (chitarra classica) e quattordici violoncelli. Quest’album è stato lanciato a Roma alla fine del 2011. Sarah-Jane è stata invitata ad esibirsi in Vaticano per il Concerto di Natale accompagnata dall’orchestra e da Dominic Miller, e l’evento è stato trasmesso dal vivo dalla televisione italiana.
‘Where It Hurts’, altro suo album, è un disco caratterizzato da sorprendenti collaborazioni alla scrittura ed alla produzione. I brani sono stati scritti insieme a Dominic Miller (braccio destro di Sting e coautore di ‘Shape of My Heart’) ed a Martyn Barker (Billy Bragg and The Blokes), ed il disco è stato lanciato al Ronnie Scott’s (Londra) ed al Blue Note (Milano). ‘Where It Hurts’ è anche il titolo del monologo di Sarah-Jane, che è stato presentato in anteprima al Festival di Edimburgo ed ha ricevuto recensioni entusiastiche. Scritto insieme a Michael Crompton con l’accompagnamento di Dominic Miller alla chitarra, si compone di storie e canzoni che partono dalla sua infanzia ed attraversano il periodo delle sue varie collaborazioni artistiche. Sarah-Jane ha pubblicato una nuova versione di ‘Don’t Leave Me This Way’ vent’anni dopo che questa canzone raggiunse il numero uno nel Regno Unito e divenne il singolo più venduto dell’anno.
Nel settembre del 2008 ha pubblicato il suo secondo CD in collaborazione con Marc Ribot (Tom Waits), ‘Migratory Birds’. Il CD, composto da dodici tracce, è una raccolta di canzoni di Bob Dylan, Rickie Lee Jones, Janis Ian, Damien Rice, Dolly Parton e Velvet Underground.
Tra i suoi successi internazionali ci sono hit in Giappone, Germania, Grecia (due dischi al primo posto in classifica) ed Italia, dove è stata premiata con la chiave della città di Verona, onorata con un Grammy europeo, e dove ha vinto il festival internazionale della canzone di Sanremo.
I suoi concerti più importanti comprendono un concerto ‘Swing Ladies’ con Chaka Khan e Monserrat Caballe, una esibizione davanti a diecimila fans ad Atene, il Red Wedge Tour, concerti al Teatro dell’Opera di Venezia, all’Arena di Verona, all’Anfiteatro di Taormina in Sicilia, alla Royal Albert Hall, un tour europeo con la Royal Philarmonic Orchestra, numerose settimane di tutto esaurito al club londinese Ronnie Scott’s ed il concerto ‘What Women Want’ con Sinead O’ Connor e Chrissie Hynde alla Royal Festival Hall.
L’artista è in residenza abituale al Ronnie Scott’s di Londra dove per due settimane si esibisce in due show per sera accompagnata da una band di dodici elementi e da ospiti speciali, facendo sempre registrare il tutto esaurito.
Il più recente album di Sarah-Jane Morris composto insieme ad Antonio Forcione, ‘Compared to What’ è uscito nell'ottobre di due anni fa, e ancora non smette di essere osannato. Dedicato alle popolazioni africane e alla musica di quel continente, che ha ispirato così tanti artisti per così lungo tempo, il precedente album di Sarah- Jane, ‘Bloody Rain’, mette insieme un variegato gruppo di musicisti.
Tra i numerosi ci sono il cantante, nato in Zimbawe, Eska, il senegalese Sekcou Keita alla kora, il Soweto Gospel Choir e Adam Gassler dal Sudafrica, il trombettista jazz americano/israeliano Avishai Cohen, il sassofonista anglo-caraibico Courtney Pine e Pee Wee Ellis - ex arrangiatore di James Brown - e naturalmente le anime gemelle della band che accompagnano la Morris anche nel tour del 2018, cioè il chitarrista e coautore di molte delle nuove canzoni Tony Remy, insieme a Henry Thomas (basso e chitarra), Martyn Barker (batteria), Tim Cansfield (chitarra). Una musica che ti induce a ballare e a riflettere contemporaneamente.
Ancora precedente è l’album ‘Cello Songs’ registrato dal vivo con Enrico Melozzi (violoncello), Dominic Miller (chitarra classica) e quattordici violoncelli. Quest’album è stato lanciato a Roma alla fine del 2011. Sarah-Jane è stata invitata ad esibirsi in Vaticano per il Concerto di Natale accompagnata dall’orchestra e da Dominic Miller, e l’evento è stato trasmesso dal vivo dalla televisione italiana.
‘Where It Hurts’, altro suo album, è un disco caratterizzato da sorprendenti collaborazioni alla scrittura ed alla produzione. I brani sono stati scritti insieme a Dominic Miller (braccio destro di Sting e coautore di ‘Shape of My Heart’) ed a Martyn Barker (Billy Bragg and The Blokes), ed il disco è stato lanciato al Ronnie Scott’s (Londra) ed al Blue Note (Milano). ‘Where It Hurts’ è anche il titolo del monologo di Sarah-Jane, che è stato presentato in anteprima al Festival di Edimburgo ed ha ricevuto recensioni entusiastiche. Scritto insieme a Michael Crompton con l’accompagnamento di Dominic Miller alla chitarra, si compone di storie e canzoni che partono dalla sua infanzia ed attraversano il periodo delle sue varie collaborazioni artistiche. Sarah-Jane ha pubblicato una nuova versione di ‘Don’t Leave Me This Way’ vent’anni dopo che questa canzone raggiunse il numero uno nel Regno Unito e divenne il singolo più venduto dell’anno.
Nel settembre del 2008 ha pubblicato il suo secondo CD in collaborazione con Marc Ribot (Tom Waits), ‘Migratory Birds’. Il CD, composto da dodici tracce, è una raccolta di canzoni di Bob Dylan, Rickie Lee Jones, Janis Ian, Damien Rice, Dolly Parton e Velvet Underground.
Tra i suoi successi internazionali ci sono hit in Giappone, Germania, Grecia (due dischi al primo posto in classifica) ed Italia, dove è stata premiata con la chiave della città di Verona, onorata con un Grammy europeo, e dove ha vinto il festival internazionale della canzone di Sanremo.
I suoi concerti più importanti comprendono un concerto ‘Swing Ladies’ con Chaka Khan e Monserrat Caballe, una esibizione davanti a diecimila fans ad Atene, il Red Wedge Tour, concerti al Teatro dell’Opera di Venezia, all’Arena di Verona, all’Anfiteatro di Taormina in Sicilia, alla Royal Albert Hall, un tour europeo con la Royal Philarmonic Orchestra, numerose settimane di tutto esaurito al club londinese Ronnie Scott’s ed il concerto ‘What Women Want’ con Sinead O’ Connor e Chrissie Hynde alla Royal Festival Hall.