triestecultura
triestecultura.it
il portale ufficiale della cultura a Trieste the official website of culture in Trieste

Lucido di Rafael Spregelburd

Tuesday 28.01.2020
– Sunday 02.02.2020
Politeama Rossetti
“Rafael Spregelburd, drammaturgo fra i più interessanti e premiati della scena internazionale è autore di “Lucido”, testo che nel 2011 ha ottenuto il Premio UBU. La pièce comica e ricca di colpi di scena parla dell’ipocrisia e dei falsi valori della società contemporanea. Lo spettacolo, firmato da Jurij Ferrini è in scena alla Sala Bartoli dal 28 gennaio al 2 febbraio per il cartellone Altri Percorsi dello Stabile regionale”.
La drammaturgia di Rafael Spregelburd è incisiva, divertente, compiuta, sorprendente… Schiva ogni etichetta e conquista il pubblico attraverso il gioco di rimandi fra iper-realismo e paradosso, che alla fine serve a svelare la società contemporanea e le contraddizioni di ognuno di noi.
Argentino, classe 1970, Spregelburd – regista, autore, traduttore, attore teatrale e cinematografico – è l’artista di punta della nuova scena argentina e si è imposto velocemente all’attenzione internazionale, aggiudicandosi i premi più ambiti e scrivendo per le maggiori istituzioni teatrali, dal Royal Court di Londra alla Schaubühne di Berlino.

Al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, arriva – alla Sala Bartoli, da martedì 28 gennaio alle ore 19.30 – con uno dei suoi testi più recenti e interessanti “Lucido”, dopo esservi stato applaudito una prima volta nel 2013 per “La modestia”, nel prestigioso allestimento firmato da Luca Ronconi.
Ad affrontare sulla scena “Lucido” sono gli artisti di Progetto U.R.T. – Rebecca Rossetti, Agnese Mercati, Federico Palumeri – diretti dal fondatore del gruppo, Jurij Ferrini, che nella pièce figura anche come interprete.
L’architettura drammaturgica di “Lucido” sembra ispirarsi a una telenovela, dalla quale però, il genio dell’autore riesce a trarre sviluppi insospettati e sottili: Lucrezia dopo un’assenza di quindici anni ritorna dalla madre Teté per reclamare il rene che da bambina ha donato al fratello minore Luca. Uno strano destino vuole infatti che il marito della donna, sia attualmente in dialisi e abbia necessità di quel trapianto che gli salverebbe la vita, ma porrebbe fine a quella di Luca. Lucrezia ricorda di aver scritto una letterina in cui precisava di dare solo “in prestito” il suo rene e avvia una trattativa da incubo, ricca di tensioni, incredibili sviluppi e inattese rivelazioni dai personaggi.
«Anche se il tema principale sembra essere confinato alla famiglia e alle sue varie alterazioni, in realtà ciò che fa palpitare l’opera va un po’ più in là: l’impossibilità di accedere a una versione “reale” del reale, che è molto più interessante dell’apparente, terribile, intrigo familiare. Costruita come un gioco di due alternative inconciliabili (il sogno e la veglia), l’opera opta alla fine per una terza verità che ha poco a che fare con i due suggerimenti precedenti» ha spiegato Spregelburd sulla rivista Hystrio «(…)Un mistero enorme sostiene, come un pilastro invisibile, lo humor amaro di “Lucido”: ho voluto costruire un gioco di parole ricorrenti (luce, lucidità, lucido, Lucas e Lucrezia), un viaggio all’altro lato dello specchio, una discesa agli inferi dell’incosciente inespressivo».
«La sua comicità non è mai banale – commenta il regista Iurij Ferrini – è caustica, spietata, scorretta verso gli abitanti di quella parte del globo che risponde al nome di “occidente”. Sbugiarda i falsi valori e l’ipocrisia su cui si impernia il nostro patto sociale. Spregelburd parla di noi, di un’umanità che ha perso ogni contatto con il mondo reale e si diverte a mostrarci la sua anti-tragedia. Mentre l’eroe classico combatte o riflette, muovendosi alla ricerca della soluzione di un qualche dilemma inferto del Destino, mentre l’eroe quindi cerca ad ogni costo la verità; l’anti-eroe moderno si muove al solo scopo di evitare la catastrofe, pronto a mentire a chiunque, perfino a se stesso, pur di evitarla... la paura della catastrofe fa in modo che il senso del tragico venga spodestato dal senso del ridicolo».
Allo Stabile regionale lo spettacolo replica alle ore 19.30 martedì 28 gennaio e alla stessa ora venerdì 31; il 29, 30 gennaio e l’1 febbraio “Lucido” va in scena alle ore 21 e domenica 2 febbraio è in programma la pomeridiana alle ore 17. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.
Politeama Rossetti
viale XX Settembre
34100 Trieste
+39 040 359 3511
WWW.ILROSSETTI.IT